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venerdì 23 settembre 2011

R.E.M.: Svegli, Appena in Tempo

I Rem stanno bene su tutto, come gli accappatoi a righe, li puoi mettere su tutto.
C'è la canzone per la festa, per il momento di riflessione, per piangere guardando fuori mentre piove, per sorridere. I R.E.M. sono totali.
Il cantato di Michael Stipe è di una grazia disarmante, passionale, coinvolgente, non può non piacerti.
Dopo trentun'anni di carriera la band statunitense ha deciso di darci un taglio e, finalmente, di sciogliersi.
Perché "finalmente" vi starete forse chiedendo? Perché i R.E.M. già dal magnifico album "Up" hanno iniziato a soffrire di quella malattia per niente rara che si chiama "commercializzazione forzata", una malattia che colpisce tantissimi gruppi, anche giovanissimi, ma si accanisce sopratutto con le band storiche del nostro pianeta.
Ne sono un altro esempio gli U2.
Una carriera meravigliosa che viene strizzata come un panno umido per far uscire le ultime gocce, anche se il gruppo è piuttosto prolifico come i R.E.M., si tende sempre e comunque ad anticipare l'uscita, per iniziare un nuovo tour e accontentare il pubblico, farlo spendere.

Quindi mi dico: "meglio così, no?"
Ma facebook mi da torto, la notizia viene accolta come se Stipe fosse deceduto, come se l'aereo con l'intera band fosse scomparso in mare, le persone iniziano a postare video che ritraggono la band, c'è gente che piange e temo che sia solo assuefazione, solo un abitudine che ci hanno imposto.
Preferisco così invece, aspettare, vedere cosa combinerà Stipe da solista, perché combinerà qualcosa, e poi magari, tra qualche anno vederli riuniti per suonare ancora insieme, magari con un album ragionato per due-tre anni, voluto dalla band e non dall'etichetta, questo mi piacerebbe. 
La qualità è sempre meglio della quantità. Sempre.

2 commenti:

  1. sembra quasi trasparire tu ce l'abbia con chi fa o vuole fare i soldi... motivo per il quale si fa musica.come se ne esce?

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  2. sia chiaro, io ce l'ho con chi ha rovinato la musica, facendola diventare commercio e basta. Se i REM torneranno con un album credibile, di qualità, arricchendo sé stessi e l'etichetta ne sarò felicissimo. Continuare così era impossibile e credo se ne siano accorti loro, anche se forse troppo tardi.

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