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mercoledì 5 marzo 2014

Sanremo: ritorno al futuro?

In 29 anni credo di aver seguito il Festival di Sanremo una sola volta: la prima edizione di Fabio Fazio, vero e proprio rottamatore di tutta quella schiera di presentatori vecchio stampo, attaccati ad una manifestazione antica, polverosa.
Tantissimi ospiti di riguardo, l'Italia migliore, spensieratezza e anche un cast artistico\musicale abbastanza innovativo, almeno allora per avvicinare nuove fette di pubblico.
Quest'anno ho avuto modo di seguire brevi spezzoni, guardare qualche video ed ascoltare qualche pezzo, degli artisti più interessanti, Perturbazione in testa, ovviamente.

E, per quanto Fazio si sia troppo democristianizzato nel tempo, devo ammettere che forse, proprio in quest'ultima edizione, è riuscito in un piccolo miracolo che nessuno ha apprezzato fino in fondo.
Fazio, o chi per lui, è riuscito a presentare tutti artisti giovani, freschi, avvicinandosi di più alle classifiche contemporanee e permettendo ad una fascia più giovane, quella del futuro pubblico del festival, di interessarsi, di seguire con diffidenza ma di capire che cos'è Sanremo e come funziona.

Anche gli ospiti esteri non sono stati da meno, forse troppo azzardati, troppo poco conosciuti dalla massa, ma anche su questo versante il distacco netto da gente di dubbio gusto invitata gli anni precedenti c'è stato.

Insomma, calo di ascolti sensibile, critiche e benpensanti a parte probabilmente per pochi giorni siamo stati catapultati nell'immediato futuro di quello che sarà la musica per le future generazioni in Italia.
O almeno è questo quello che si crede.

sabato 22 febbraio 2014

Dj e Fashion Blogger: Castighi Collettivi

E' tutto partito da un post su facebook di un mio caro amico:

"1300: Peste
 1700: Vaiolo
 2014: Dj e Fashion Blogger"

Ho condiviso subito il suo pensiero pur avendo l'hobby del collezionismo di vinili e di metterli su, di tanto in tanto, in qualche locale (vedi sezione "who" qui in alto sul blog).

E' un discorso abbastanza ampio che potrebbe essere esteso a chissà quante categorie, gente senza arte né parte che improvvisamente compra una consolle e si sente "dj", gli piace comprarsi vestiti e diventa "fashion blogger", gli piace mangiare bene e diventa una "food blogger" oppure compra una macchina fotografica ed immediatamente diventa "fotografa" o "artista".
Questo non sarebbe un problema, in verità.
Basterebbe il buonsenso delle persone, basterebbe una cultura formata per fare lo slalom tra mille improvvisati ed arrivare al traguardo del professionista o, perlomeno, di qualcuno che fa una determinata cosa con cognizione di causa.

Naturalmente non è così: conoscenze, amicizie, furbizie non solo premiano i meno dotati, ma addirittura offuscano chi con passione ha studiato per arrivare a risultati eccellenti e questo meccanismo genera migliaia di altre persone che giustamente pensano: "oh se ce l'ha fatta lui...lo faccio anche io".
Chiuda immediatamente questo blog chi non l'ha mai pensato.

Per tutti coloro che sono rimasti un appello: lamentatevi, protestate e, se necessario, insultate. 
Poniamo fine a questa calamità del XXI secolo!