Pagine

martedì 27 marzo 2012

Radio 2: Detenzioni Sensate

Sarà che sto invecchiando, sicuro la mia parte giovanile legata alle mode e ai costumi, tesa ad inseguire la meta dello stare sempre aggiornato con le ultime novità discografiche che fanno battere il cuoricino e i piedi dei giovani, probabilmente è naufragata in un mare di noia e ripetitività, o forse ho scoperto talmente tanti altri mondi che perdermi della navigazione è diventata vera e propria linfa, in barba anche ai pirati.
Qualche anno fa non c'era dubbio, oltre a osservare tutti i movimenti via web, mi bastava seguire un programma tutte le sere, su  Radio DeeJay, per farmi bello davanti agli amici e stupire sulle webzine con gruppi impossibili. Poi era solo un fatto di seguire il bianconiglio e intrufolarsi della tana, i link, da quando il web è diventato 2.0, non sono mai mancati.
Quel programma era B-Side e senza di lui probabilmente ora ascolterei ancora i Maroon 5 convinto che più di loro non c'è nulla.
Il programma, condotto da Alessio Bertallot, era quella finestra aperta verso l'isola che non c'è e tutte le sere Radio DeeJay ci dava la possibilità di viaggiare fluttuando sopra le case discografiche e sopra le mille barricate dei giornali assuefatti dal mercato e dalle vendite.
Poi, per mia fortuna, la prima radio commerciale d'Italia in termini d'ascolti, ha deciso che direzione prendere e con lei tutta una serie di provvedimenti che hanno portato fuori palinsesto i migliori programmi, quelli più “utili”, quelli meno “modaioli”.
Devo dire che senza questa fortuita coincidenza non mi sarei mai trovato ad ascoltare Radio2, ma seguire un programma come RaiTunes sulla radio pubblica fa tutto un altro effetto e scoprire che si può ancora fare del servizio di qualità è stata quasi una sorpresa: tralasciando i programmi di intrattenimento pomeridiani (di altissima qualità anch'essi), la sera si scatena una serie di dj che sanno far bene il loro mestiere. Non ci credete? Ascoltatevi In The Mix, Musical Box, Moby Dick, Pop Corner per fare qualche esempio; la radio, quella buona, esiste ancora.