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mercoledì 31 agosto 2011

Frankie Hi-Nrg: Questa cosa del Rap, non ha più senso

Lo sfogo di Frankie Hi-Nrg mi ha fatto riflettere.
C'è stato un periodo, come succede per tutti i ragazzi di dodici-tredici anni, nel quale l'unico genere musicale esistente è il rap. Il rock è per nostalgici, il rap è per "duri", per chi è incazzato e vuole esprimersi. 
Fa figo ascoltare il rap.
C'è scelta naturalmente, verso la fine degli anni novanta ascoltavo a tutto volume Frankie Hi-Nrg e Neffa, imparando a memoria ogni strofa e compiacendomi dei loro passi in avanti, anche quando il secondo dei due ha lasciato a casa le rime e si è dedicato alla melodia. Ho avuto la fortuna di conoscere ed intervistare Frankie: una persona splendida, matura e cosciente della situazione musicale e politica di questo stato.
Non c'è da stupirsi se "questa cosa del rap non ha più senso", guardiamoci attorno: chi porta in alto la nostra bandiera?

Fabri "In inghilterra le ragazze la danno la prima sera, quando si rivestono alla fine del gioco se ne vanno e non rompono il cazzo il giorno dopo" Fibra
Marracash "Ho una bandiera come un cazzo di esercito, ti metto l'asta in culo, ti alzo e ti sventolo"?
Emis "Dammi i soldi, la donna giusta e mi inculo il mondo tanto forte che prende il colpo di frusta" Killa?

Si dividono un mercato sempre più povero, sempre più votato al cambiamento, loro sono gli artefici. E' per questo che spesso la loro musica si confonde con le hit da dancefloor, è per questo che nei loro testi c'è la continua ricerca del facile ritornello e delle parole comunemente usate: servono ad impressionare e vendere.


Il pubblico vero del rap non è quello che loro ricercano.
In Italia con il rap, quello vero, non si fanno i soldoni.
Nel sottobosco qualcosa si agita, arrivano gli echi delle loro urla e sono sicuro che prima o poi, quando un vero rilancio culturale ci sarà anche qui, emergeranno.
Nel frattempo mi godo il ritornello di Rap Lamento che solo a leggerlo mi viene la pelle d'oca.