
Parlare nuovamente su queste pagine di Marco, frontman dei Drink To Me, non è cercare di farlo emergere a tutti i costi, ma semplice meritocrazia.
Così in una marea di cantautori dalla chitarra acustica facile e dal violino inserito per dare un po' di alternativa alle orecchie dei propri fan, finalmente Cosmo apre le finestre culturali della nostra casa piena di aria stantia e ci fa prendere una boccata di aria fresca guardando all'Europa, a quello che sta accadendo fuori da qui, fuori dalle camerette, fuori dai soliti circoli, dalle amicizie che valgono più di una demo realizzata bene.
E pare più un regalo, più una festa, perché il prodotto è personale, non esportabile, ma un biglietto piuttosto con su scritto "si può fare anche così, sappiatelo".
Una piccola meraviglia dopo l'altra, l'album "Disordine" è una prova matura, sfacciata: cristallina classe espressa in punta di piedi, bussando con leggerezza e pervadendo le nostre orecchie senza sforzi.
Sono d'accordo con lui: fate esplodere i vostri cuori!